lunedì 26 luglio 2010

Persone limitate...quando l'orizzonte è corto

Condividere un pezzo della propria vita con un bimbo abbandonato è una scelta, una scelta che coinvolge da dentro e si propaga al pensiero, scardina le certezze e ribalta la tua visione del mondo. E' un strada fatta di incertezza, tante vie d'uscita ma nessun orizzonte predefinito. Ogni giorno è una scoperta, ogni giorno è una rinascita. Mi stupisco ad ascoltare, nella vita di tutti i giorni, anche persone a me vicine, che etichettano tutto. Mi da molto fastidio l'etichetta e tanto più quando questa è riferita alle diversità razziali: .....è un "negro", quando alla fine non si sa neanche da dove venga, non si conoscono le vere origini e poi si scopre che è "indiano", che è del tutto differente da "negro". Se poi "negro" è associato ad "adottato", la cosa non fa che rimarcare il senso di diversità ed in senso peggiorativo, come se l'abbandono fosse una colpa da pagare tutta la vita. Questo mi fa riflettere su come, ancora molte persone, abbiano un orizzonte corto, dimensionato alla loro ignoranza e chiusura mentale....un orizzonte dove tutto ciò che è diverso è sinonimo di pericoloso e si può giudicare impunemente con il proprio gretto senso di giudizio modellato ai propri limiti cognitivo- comportamentali. Che tristezza.......

martedì 6 luglio 2010

Pensieri che si ricorrono

.....Caldo, afa, asfalto che brucia....macchine e camion che transitano continuando a scuotere la leggera struttura dei vetri che ci separano da un paesaggio squallido di capannoni e fabbriche...grigie e terribilmente uguali.
Oggi l'orizzonte si è spostato sul prossimo viaggio Sud Africa...colori, animali, avventura, sapore di cibi nuovi...baars (barbecue) all'aperto, scogliere battute dal vento, pinguini nani...e tutto ciò che la fantasia riproduce nel pensiero per isolarlo dalla quotidianità. I preparativi sono impegnativi e i mesi che mi separano dall'avventura ancora molti....ma servono per assaporare meglio un paese dagli spazi immensi. Loenley Planet già comprata, ho cominciato a sottolineare le parti riguardanti la cultura e la nascita di questo stato così lontano e dai tratti così inusuali, 11 lingue, prevalenza dell'etnia Zulu...; i bianchi solo una minoranza, un mondo blindato che ha creato mille contraddizioni e fomentato un forte odio razziale, ancora oggi palpabile chiaramente. Il risentimento sopravvive alla violenza generata.

Per me è la prima volta Africa e tutti continuano a dirmi che Sud Africa non è Africa....che non vedrò un paese selvaggio ma un paese globalizzato con mille contraddizioni...io parto per conoscere e capire, per fare una nuova esperienza e cercherò di catturare e assaporare il meglio della mia prima volta Africa!Non so io lettrice di Kuki Galmann, io alla ricerca fin da piccola di spazi sconfinati, associo Africa a leoni, elefanti, deserti, cascate che volano nel vuoto, silenzi e foreste rumorose di vita.....per vivere intensamente ogni giorno e scoprire che c'è altro oltre alla opaca quotidianità fatta di riti ripetitivi e spazi ristretti!

venerdì 2 luglio 2010

L'italiano medio......

....sono seduta in bell'ufficio con aria condizionata, visione statale super trafficata, cemento e asfalto ovunque.....cerco la poesia su improbabili siti che propongono viaggi, cerco nuovi orizzonti per non venir riassorbita in questo nulla catatonico. Tutti qui si organizzano "vacanze famiglia" ombrellone, nonna e frighetto, un senza senso storico, uno stress ulteriore da portare anche sulla battigia dove rincorrere indemoniati pargoletti alla ricerca di conchiglie di un mare che conchiglie non ha più.....riavvolto in un inquinamento di petrolio, di bombe disseminate da guerre inutili. Sono divertenti questi "italiani medi", da scrutare come fenomeno in trasformazione, visto che al panino e al frighetto porta vivande dei miei tempi si sono sostituiti cibi prefabbricati e conservati in frighetti a motore, che non hanno più nessun sapore ma che accontentano i palati di questi personaggi clonati da grande fratello, insensatamente concentrati su quotidiani rosa che raccontano di un mondiale lontano, che appassiona non certo per la squadra nazionale....ma per gli italiani medi già i nomi esotici dei giocatori fanno pensare a qualcosa di spaziale e lontano, che forse colorisce le loro vacanze in bianco e nero...!

giovedì 1 luglio 2010

L'orizzonte come inizio........

....un viaggio inizia sempre dentro noi stessi, nel riconoscimento che c'è sempre qualcosa oltre il nostro piccolo orizzonte, che siamo altro oltre un lavoro mal sopportato, amicizie che celano l'ineffabile leggerezza di un attimo vissuto ma che non ha più il sapore dello zucchero caramellato dell'infanzia, siamo altro oltre alle bollette, ai doveri di un divenire vitale che ha il gusto sonnolento della quotidianità....l'orizzonte è il punto di partenza per saltare nel vuoto, del giocare la carta dell'imponderabile, dell'assaporare il brivido del rischio....quel rischio che viviamo lontanamente ogni giorno solo nella fantasia in macchine riempite di smog, volti opachi che attraversano strade sempre uguali...! Molti sopravvivono...altri attraversano continuamente l'orizzonte alla ricerca di qualcosa...io appartengo a questo secondo modello...continui orizzonti, continui salti nel vuoto.....!